La nascita di OASI
L'impegno dei 19 soci fondatori (sac. missionario Benito De Caro, avv. Leandro Monterisi, dott. Dario Giannoccaro, prof.ssa Antonietta Sgobba, prof. Rino Andriano, dott.ssa Annamaria Digiovanni, sac. missionario Antonio Imperato, mar. Vincenzo Pilone, ing. Giuseppe Colella, p.i. Raffaele Ficco, prof.ssa Elvira Romita, avv. Gianluca Loconsole, impr. Bernardino Sgobba, impr. Alessandro Santelia e Cristiana Negro, medico chir. dott. Vincenzo Contursi, Stefania Cuccovillo, Oronzo Monticchio, rag. Emanuele Gaudimonte, impr. Nicola Scalera, inf. Maria Leoci, dott.ssa Annalisa De Lucia, dir. amm. Giuseppe D’Angelico, dott.ssa Anna Lucia Dell’Acqua, cons. assessore Antonello Damato, dott.ssa Ivana Sarpi), legittimato nell’adesione alla suddetta associazione, non è nato tuttavia con la costituzione di OASI, ma ha avuto origine negli anni precedenti.
La maggior parte dei soci, infatti, aveva, già nel 1997, plurime esperienze in terra di missione, avendo operato, non senza rischi per la loro salute e per la loro vita, per puro spirito di volontariato, tra la gente del Mozambico e dell’Albania, dedicandovi mesi, se non anni, spendendo per i più bisognosi ed in cooperazione soprattutto con il Segretariato Missioni Estere dei Frati Cappuccini e con le organizzazioni umanitarie quali Medici Senza Frontiere, Unicef, Emergency e Mani Tese, tutte le loro energie per l’intero periodo trascorso in missione.
Tra di essi, in particolare, già nel 1997, vi erano soci (quali padre Benito De Caro) che avevano già alle spalle decenni di attività svolta sia in Africa, sia in altri Paesi del Terzo Mondo, nell’ambito della cooperazione socio sanitaria in favore delle collettività locali.
Finalità di OASI
L’associazione OASI, pertanto, non è stata costituita tra questi soci quale progetto di un’attività ed un impegno del tutto nuovi, ma ha invece soddisfatto l’esigenza di costoro - nonché di tutti i soci che poi negli anni hanno aderito alla stessa, oltre che dei migliaia di suoi sostenitori e benefattori - di creare uno strumento capace:- di rendere visibile questo impegno all’esterno al fine soprattutto di promuovere meglio sul territorio le iniziative di sensibilizzazione in questo settore;
- di incrementare gli aiuti umanitari in favore del paesi in via di sviluppo, con speciale riguardo al Mozambico, paese tra i più poveri al mondo. e all’Albania, paese vicino all’Italia, in emergenza umanitaria dopo la caduta dell’ultima dittatura, mettendo su una struttura associativa ben organizzata, tale da rendere ogni sua attività quanto più trasparente possibile agli occhi dei suoi sostenitori, proponendosi in tale veste anche nella cooperazione con altre organizzazioni nazionali ed internazionali e, infine, usufruendo di quelle agevolazioni amministrative e fiscali che la legislazione nazionale ed internazionale avrebbe potuto offrirle.
OASI diventa Onlus
Per questa ultima ragione, OASI, con l’entrata in vigore del D.Lgs. n.460/1997, si è dotata di tutti i requisiti richiesti per iscriversi all’Anagrafe Onlus, procedendo, preliminarmente, per atto pubblico (verbale di assemblea straordinaria del 30 giugno 1998), alla modifica del suo Statuto, apportandovi le modifiche richieste dal provvedimento normativo; poi procedendo, in data 4 agosto 1998, alla tempestiva comunicazione alla Direzione Regionale delle Entrate (prot. 45549), effettuata utilizzando il modello approvato con il D.M. 19 gennaio 1998, comunicazione mediante la quale si è attivata l'iscrizione all'anagrafe delle O.n.l.u.s. tenuta presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze.I sostenitori di OASI
OASI vive ed opera grazie al prezioso sostegno economico privato di tutti coloro che, con elargizioni liberali, condividendo le sue finalità ed il suo modus operandi desiderano contribuire concretamente ai progetti di aiuto dalla stessa portati avanti. La stragrande maggioranza dei suoi benefattori specifica nella causale del versamento postale o bancario o attraverso il nostro sito web (riquadro “sostienici con”), quale progetto di OASI intende sostenere e ciascuno di essi viene personalmente ringraziato nonché periodicamente informato, sia attraverso il nostro sito web sia attraverso la pubblicazione trimestrale cartacea “Missionari Nostri” (con oltre 5.000 abbonati in tutto il mondo), sullo stato di avanzamento del progetto sostenuto e su tutte le altre elargizioni che OASI ha ricevuto in ciascun trimestre per quel medesimo progetto, con l’indicazione di soggetto e importo della liberalità ricevuta. La rivista è recapitabile su richiesta sia online che in cartaceo. Inoltre i benefattori sostengono le attività di OASI anche attraverso la propria dichiarazione dei redditi annuale, apponendo nell’apposito spazio dedicato alla destinazione del cinque per mille dell’IRPEF, nel riquadro dedicato al sostegno del volontariato, la propria firma e specificando il codice fiscale di OASI.Torna indietro