S.O.S. DAL MOZAMBICO
di P. Prosperino Gallipoli
Cari amici,
credo sia inutile descrivervi le piogge che si sono abbattute sul Sud del Mozambico ed i terribili effetti provocati dalle inondazioni. Mentre vi scriviamo, le regioni di Inhambane, Sofala, Manica, Nord di Gaza e Sud di Tete sono state travolte dal ciclone Eline. In queste zone, oltre all’elevato numero di vittime, il ciclone ha lasciato dietro di sé solo distruzione.
Vi presentiamo di seguito una breve descrizione dei danni che le inondazioni che hanno colpito la periferia di Maputo hanno causato alla Unione Generale delle Cooperative (UGC) ed alle famiglie dei cooperati visti, che beneficiano del nostro appoggio. Questa valutazione è da considerarsi preliminare ed incompleta per via del mancato accesso alle vie di comunicazione. Alcune zone sono ad oggi del tutto inaccessibili. Tuttavia a partire da questi dati riteniamo sia possibile pensare a dei progetti di sostegno per l’emergenza.
Settore familiare e cooperativo
Perdite nel settore agricolo
Tutti i campi coltivati dai nostri membri e associati sono stati inondati e le coltivazioni totalmente perse. In particolare mais, riso, manioca, fagioli, arachidi, patate dolci, tutte colture destinate all’auto consumo, ma anche alla vendita in caso di eccedenze. Pertanto i contadini dovranno trovare un’alternativa per garantire il rifornimento di alimenti alle famiglie. Sfortunatamente la UGC non ha possibilità di appoggio alle vittime attraverso la fornitura di generi alimentari di base come è suo desiderio. Si calcola che almeno 5.000 famiglie, per un totale di 30.000 persone, necessitano di sostegno alimentare per i prossimi tre mesi. Stimiamo che sia necessario una base minima di 100 dollari mensili per famiglia per un totale di 150.000 dollari nell’arco di tre mesi.
Perdita nelle attività generatrici di profitto
Ad aggravare la situazione nel settore della produzione avicola – principale attività generatrice di profitti – sono stati persi fino ad ora 30.000 polli, corrispondenti ad un valore di circa 75.000 dollari. Dal momento che alcune zone sono inaccessibili a causa della distruzione parziale o totale delle strade di accesso, non è possibile fornire ai pollai di queste aree il mangime necessario per una produzione normale. Non è allo steso modo possibile ritirare nelle zone inaccessibili i polli pronti per essere venduti sul mercato. Prevediamo così una perdita ancor più elevata di polli che moriranno, tenendo conto che anche quelli che sopravviveranno, non raggiungeranno il peso adeguato a dargli il giusto valore commerciale sul mercato. Le stime in questo ambito sono pari a circa 20.000 dollari.
Perdite della UGC
Perdite nel settore agricolo
Circa 40 ettari di terra irrigata sono stati sommersi, sono state perse 4 pompe a motore e i relativi pozzi, tubi per l’irrigazione, bacini e canali di scolo, 7.000 alberi di limoni e cajù, nonché piante di ortaggi per un valore di 120.000 dollari.
Perdite nel settore avicolo
Periti 20.000 polli per consumo del valore di 50.000 dollari. Nel pollaio di riproduzione sono state perse circa 40.000 tra galli e galline riproduttori per un valore di 120.000 dollari. Conseguentemente è diminuita la produzione di uova da incubare, in media 3.000 uova giornaliere, obbligandoci ad importare uova da Sudafrica al prezzo di 0.30 dollari cad. Il tempo necessario per recuperare le galline riproduttrici è di circa sei mesi, dovendo importare i pulcini e farli crescere per sei mesi, che è il tempo necessario perché comincino a deporre uova da incubazione. In questo arco di tempo sarà necessario importare il deficit di uova da incubazione per un totale di 600. 000 uova, ovvero per un costo complessivo di 180.000 dollari.
Perdite per la produzione di mangime
Nella fabbrica di produzione dei mangimi, i magazzini per il deposito delle materie prime e del mangime già pronto sono stati inondati ed abbiamo dovuto eliminare 100 tonnellate di mais, 5 tonnellate di farina di pesce e 15 tonnellate di soia, come 10 tonnellate di mangime già pronto. Il valore totale dei prodotti danneggiati è stato di 30.000 dollari. Dall’altro lato nella zona della fabbrica si è verificato un blocco di erogazione di energia elettrica per quattro giorni che ha paralizzato qualsiasi tipo di produzione.
Perdite in termini di infrastrutture ed accessi
In diverse zone sono stati travolti dalle piogge pollai per un’area totale di 2000 metri quadri, nonché muri di cinta per un totale di 2500 m. canali di irrigazione, pozzi per l’acqua e vie di accesso distrutte. In una prima stima e non potendo raggiungere tutte le zone colpite calcoliamo un danno di circa 140.000 dollari. In sintesi al momento attuale le perdite globali si aggirano su 885.000 dollari. La vostra solidarietà e la vostra disponibilità nel sostenerci in questo difficile e drammatico momento in cui vive il paese ed in particolare i contadine delle Zone Verdi di Maputo sarà altamente apprezzata. La nostra gratitudine sarà eterna.
Un abbraccio amichevole.