LA MIA ADESIONE ALL'OASI ... UN IMPEGNO PER LA GIUSTIZIA E LA PACE
di Annamaria Di Giovanni
Il divario socio-economico sempre più insostenibile tra Nord e Sud del mondo interpella le nostre coscienze sulla responsabilità di complicità del dramma che si consuma sulla scena della storia dell'umanità: il ricco Nord spreca risorse e affoga nel consumismo, il Sud muore di fame. Si può essere indifferenti di fronte a tanta ingiustizia? Dovremmo meravigliarci che non sia ancora esplosa la violenza. Si, perché laddove c'è guerra c'è ingiustizia.
Siamo tutti chiamati a dare il nostro contributo per la pace nel mondo adoperandoci per la giustizia e per il rispetto dei diritti dell'uomo. Non possiamo permettere che venga offesa la dignità dell'uomo e questo in qualsiasi parte del globo terrestre.
Dio ha creato la terra, il mare, il cielo, le stelle, i fiori, i pesci, gli alimenti e tutto quanto può servire all'uomo per la sua vita. Dio ha destinato tutti i beni agli uomini senza distinzione di razza, lingua, religione. Le barriere sono state create dall'egoismo degli uomini.
Quando il cuore è guidato dal denaro, il risultato è l'abuso, la prevaricazione, il dominio sull'altro. Lo stesso possiamo dire dello stato: i Paesi cosiddetti “civili” guidati dai soli interessi economici sfruttano, colonializzano e riducono a massa superflua le popolazioni di Paesi più poveri.
E' questo lo scenario oggetto di profonde riflessioni da parte di chi come me vuole gridare “giustizia a nome di popoli che continuano ad essere vittime di perversi meccanismi economici e operare per la rimozione delle cause e per lo svilupp degli stessi.
E' questo il motivo per cui ho sostenuto la nascita dell'Organizzazione non Governativa OASI. Ricordo l'emozione del 15 aprile 1997, data della costituzione, e la gioia di aver posto insieme agli altri soci sostenitori, tra cui anche alcuni Fratelli del'Ordine Francescano Secolare(OFS), la prima pietra di quest'opera di giustizia e di pace.
Inoltre, in quanto francescana secolare, l'adesione ha significato dare concretezza al mio impegno per la giustizia e la pace, come richiesto dalla regola dell'OFS. Essa, infatti recita l'art. 15 “..... siano presenti con iniziative coraggiose tanto individuali, che comunitarie nella promozione della giustizia”; all'art. 19 delle Costituzioni: “scelgano un rapporto preferenziale per i poveri e gli emarginati, siano essi singoli individui o categorie o un intero popolo, ….. collaborino al superamento dell'emarginazione e delle forme di povertà che sono frutto di inefficienza e di ingiustizia”; infine l'art. 22 delle Costituzioni: “Prendano posizioni chiare quando l'uomo è colpito nella sua dignità a causa di qualsiasi forma di oppressione o di indifferenza.... Offrano il loro servizio fraterno alle vittime dell'ingiustizie”.
Con questo spirito ho accettato di essere membro del Consiglio Direttivo, offrendo il mio servizio e le mie competenze in materia di finanziamenti dell'Unione Europea. Al momento il “cantiere ha appena iniziato i lavori: è in corso di elaborazione il primo progetto per il Mozambico. A quasi un anno dall'inizio di questa Missione, l'entusiasmo non si spegne ed è il desiderio di seminare perché si raccolga il frutto della giustizia e della pace, è più vivo che mai.