
30.1.2025 - NICOLA NAPOLETANO E' TORNATO ALLA CASA DEL PADRE
Un maestro falegname dal cuore missionario
Nicola è tornato alla casa del Padre!
Negli ultimi anni, quando le gambe malferme non gli consentivano più come un tempo di bussare alle porte dei benefattori per chiedere aiuto per i poveri del Mozambico, con le mani operose, seguendo un impulso irrefrenabile, non smetteva di creare piccoli oggetti da vendere per aiutare i Missionari.
Membro fondatore di Oasi, assiduo in tutti gli incontri, aveva per ogni situazione una parola chiara e saggia.
La vicinanza alla sofferenza era la cifra distintiva del suo animo gentile. Quando non è stato più autonomo, chiedeva di essere accompagnato a visitare i missionari ammalati, P. Benito, P. Leone, Fra Antonio, per tutti aveva sempre un piccolo dono e una parola di conforto.
Dopo una lunga esperienza di lavoro in America, tornò in Italia, La famiglia e l'amata moglie il suo primo pensiero che si univa ad altre due passioni: il lavoro ben fatto e la Missione. Questo amore crebbe ancor di più quando riuscì a realizzare il suo sogno: andare volontario in terra di missione in Mozambico. Trascorse due mesi nella missione di Padre Zaccaria a Inhassunge dove insegnava a giovani apprendisti l'arte e il mestiere della falegnameria. Ma ciò che riempì di più il suo cuore fu il contatto con la gente. Raccontava (Missionari Nostri 3. 1993) che l'aver curato la ferita infetta di una ragazza che gli aveva chiesto aiuto gli procurò fama di guaritore. Da allora ogni giorno c'era la fila alla sua porta per ricevere cure e dovette stracciare le sue magliette per farne bende finchè non le esaurì insieme alla scorta di medicine. E ancora della gioia di poter fare due stampelle a una donna che camminava curva appoggiandosi a due legnetti, nonchè di costruire una croce di 5 metri per la Scuola dei Martiri di fra Antonio. Il suo cuore rimase con gli ammalati dell'ospedaletto di Inhassunge, privi di tutto, persino dei materassi. Il piccolo Agostino, orfano e povero, divenne il suo figlio spirituale e gli promise di seguire le orme di san Francesco; lo seguì sempre anche nella sua vita adulta.
Anche tu, caro Nicola, hai seguito san Francesco! Sei stato per noi un esempio di fede e di generosa operosità missionaria, oltre che un amico fraterno!
Ora raccogli il premio dei giusti e noi confidiamo che continuerai a portarci nel cuore anche da lassù.
Antonietta Sgobba
e gli amici di OASI